Focus Tecnici
Anfore ad uso enologico: un nuovo approccio scientifico per la caratterizzazione della permeabilità all’ossigeno
Gestione controllata della micro-ossigenazione dei vini e loro evoluzione nel tempo.
Abstract
La volontà da parte di molti produttori di esaltare le caratteristiche identitarie dei propri vini, ricercando note fruttate a discapito dei caratteristici sentori di “boisé” riconducibili all’utilizzo del legno, ha contribuito alla diffusione negli ultimi anni di vasi vinari alternativi, contraddistinti da una maggiore neutralità aromatica e da una permeabilità all’ossigeno confrontabile con quella delle barriques.
Tra questi, le anfore ad uso enologico rivestono sempre più un ruolo di primaria importanza all’interno delle cantine di tutto il mondo. L’assenza di una letteratura scientifica relativa alla permeabilità all’ossigeno delle anfore, unita alle informazioni spesso discordanti e non supportate da evidenze scientifiche fornite da molti produttori, rendono però complicato capire come e quando utilizzare le anfore in funzione degli obiettivi enologici prefissati.
Per questo motivo, in collaborazione con l’azienda produttrice di anfore TAVA e UVaMOX dell’Università di Valladolid, abbiamo avviato un progetto di ricerca avente come finalità la caratterizzazione dei tassi di micro-ossigeneazione delle anfore enologiche e la comprensione dell’influenza della tecnica di lavorazione sulle caratteristiche di permeabilità all’ossigeno dei materiali ceramici.
I risultati della ricerca svolta sono riportati nell’articolo “Anfore ad uso enologico: un nuovo approccio scientifico per la caratterizzazione della permeabilità all’ossigeno delle anfore ad uso enologico” pubblicato nella rivista VVQ Vigne, Vini & Qualità n.5 di Luglio 2022.